Le famiglie numerose trovano spesso delle difficoltà tutt’altro che trascurabili in fase di richiesta di un mutuo e proprio a causa della presenza dei vari figli che ne riducono, secondo i coefficienti adottati dalle banche (comunque variabili da istituto a istituto di credito), la capacità reddituale.
Infatti maggiore è il numero dei figli, maggiori sono le necessità economiche che questi avranno, e di conseguenza minore è la quota di reddito che il mutuatario, secondo la banca, potrebbe destinare al pagamento della rata del mutuo.
Questa difficoltà però viene superata nel caso in cui ci si dovesse rivolgere ad una delle banche che ha aderito al Plafond Casa (convenzione tra Abi e cassa Depositi e crediti che è ormai diventata operativa).
Infatti il regolamento che ha portato alla nascita di questo accordo privilegia nella valutazione ed erogazione delle somme, a condizioni agevolate, proprio giovani coppie e famiglie numerose.
I requisiti delle famiglie numerose
Per poter rientrare nelle agevolazioni bisogna essere una famiglia con almeno tre figli a carico. Non ci sono sconti per quanto riguarda la componente reddituale che comunque deve essere solida, ma vi è la la possibilità di poter accedere a tassi complessivi (ovvero tassi di indicizzazione più spread) più bassi rispetto a quelli applicati agli altri soggetti.
Questo aspetto consente di alleggerire anche la propria situazione reddituale agli occhi della banca, per la riduzione dell’importo della rata stessa. Infatti questo accordo non funge da fondo di garanzia, per cui non offre dei vantaggi di accesso in senso assoluto.
Sarà possibile usufruire delle agevolazioni sia per acquistare l’abitazione principale che le seconde case, ma fino a quando sarà disponibile lo stanziamento (complessivo pari a 2 miliardi di euro, e a 150 miloni di euro per banca).
A chi rivolgersi
Per individuare le banche che prevedono l’accesso alle agevolazioni previste dal Plafond casa, basta riferirsi agli istituti di credito che hanno aderito all’accordo tra l’Abi e la Cassa Depositi (l’elenco è in costante aggiornamento ed è consultabile sia sul sito della cassa depositi e crediti che su quello dell’Abi).
La proposta della banca deve riportare lo sconto che viene attuto alla famiglia numerosa, in virtù delle agevolazioni che rientrano nell’accordo, rispetto a quelle applicate tutti gli altri soggetti, quantificando così il risparmio al quale si va incontro.